Posate riutilizzabili o compostabili?
Posate monouso compostabili o posate di plastica riutilizzabili di nuova generazione: forchette, coltelli e cucchiai compostabili o lavabili realizzati in materiali ecologici e all'avanguardia.
Posate di plastica addio
Già perchè ormai la produzione di posate realizzate in plastica tradizionale monouso è vietato, (se ti interessano le ultime novità del settore leggi anche il nostro articolo cosa cambierà con la direttiva SUP? ) nel senso che è ancora possibile produrre posate in plastica ma solo con la certificazione posate di plastica riutilizzabili. È ancora possibile invece vendere le rimanenze di magazzino del vecchio tipo, fino ad esaurimento scorte.
Tutte le posate realizzate in plastica tradizionale devono rientrare nella normativa europea sugli articoli pluriuso EN 12875:2005 che ne certifica l'idoneità a ripetuti usi e lavaggi, sia a mano che in lavastoviglie. E quindi al momento nel panorama delle posate da asporto abbiamo 2 categorie diverse: quella delle posate monouso compostabili, realizzate a partire da sostanze vegetali, e quella delle posate di plastica rigida riutilizzabili, realizzate in plastica certificata, che sono lavabili e riutilizzabili.
Per l'uso in attività commerciali e pubbliche, dove occorre il monouso, ci si orienta ormai verso le posate compostabili come forchette, coltelli, cucchiai e cucchiaini realizzate nei nuovi materiali biodegradabili ed ecosostenibili, come il PLA o il legno.
Forchette compostabili
POSATE MONOUSO COMPOSTABILI
Abbiamo parlato del significato della parola "compostabile" in un nostro articolo di poco tempo fa( se ti interessa leggerlo eccolo: Biodegradabile, compostabile o riciclabile? ) ma facciamo un piccolo riassunto: il termine significa "trasformabile in compost" cioè in concime naturale. Un materiale può essere definito e certificato compostabile quando si verificano determinate condizioni, tra queste una delle più importanti è che si degradi almeno del 90% in meno di 3 mesi e che non contenga sostanze tossiche nocive per il suolo. Se troviamo scritto in etichetta "compostabile" quel prodotto può essere smaltito dopo l'uso nella raccolta dell'umido destinato al compostaggio industriale effettuata dal Comune, in quanto ha tutte le carte in regola per essere di nuovo trasformato in risorse utili al pianeta.Vediamo insieme quali sono i nuovi materiali e le loro caratteristiche:
- PLA: Uno dei materiali compostabili più usati per la produzione di posate compostabili è il PLA ovvero biopolimeri, sostanze di origine vegetale che si estraggono a partire da barbabietola da zucchero, canna da zucchero, mais e manioca. Le sostanze vegetali vengono sottoposte ad un processo chimico che consente di ottenere posate che all'apparenza sembrano di plastica ma che sono al 100% compostabili, e che alla fine della loro vita non costituiranno uno scarto inquinante per il pianeta ma andranno a creare compost che sarà utile per arricchire il terreno, creando così un ciclo rinnovabile e sostenibile. Le posate compostabili in PLA realizzate in questo materiale somigliano alla vista alla plastica ma nella sostanza sono molto diverse. Va detto però che hanno una bassa resistenza alle alte temperature: possono resistere infatti a non oltre 40°C e quindi non possono essere usate per maneggiare cibi molto caldi.
Una nota a parte va fatta sul MATER-BI che è un altro materiale usato per le posate monouso compostabili. Bisogna specificare che questo materiale non è da considerarsi un bio-polimero, ma più una bio-plastica, in quanto è composto per il 50% di polimeri e per la restante parte da oli vegetali e minerali. Comunque anche il MATER-BI è certificato compostabile secondo la norma europea per il compostaggio industriale EN 13432. - CPLA: Letteralmente PLA cristallizzato ed è l'evoluzione del PLA. Lo stesso biopolimero viene sottoposto ad un processo di cristallizzazione che lo rende in grado di sopportare temperature più elevate, fino a +90°C, caratteristica indispensabile nel caso delle posate compostabili che devono venire a contatto con cibi anche molto caldi. Infatti ultimamente questo materiale va per la maggiore nella realizzazione di forchette, coltelli e cucchiaini compostabili, che molto spesso devono venire a contatto con cibi e bevande molto caldi.
- LEGNO: Non è propriamente un nuovo materiale ma è largamente usato per realizzare posate monouso biodegradabili. Il legno fa parte delle fonti rinnovabili, insieme alla polpa di cellulosa e al cartoncino, ed è naturalmente biodegradabile. Meglio ancora poi se è certificato FSC, cioè derivante da foreste gestite in maniera corretta e responsabile, secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. Le posate legno monouso sono leggere e resistenti e si adattano bene sia ad ambienti rustici che a locali eco-chic. Va chiarito però che se sono biodegradabili non sono necessariamente compostabili: controlliamo quindi sempre in etichetta, se c'è scritto compostabile le possiamo gettare nella raccolta dell'umido dopo l'utilizzo, se invece c'è scritto solo biodegradabile vanno gettate nell'indifferenziato.
Tris-posate-compostabili
POSATE DI PLASTICA RIUTILIZZABILI
E se volessimo posate in plastica che non vanno più buttate dopo un singolo utilizzo ma che si possono riutilizzare e lavare? Appunto per evitare lo spreco di materiali riciclabili e l'inquinamento dei mari si producono posate di plastica riutilizzabili e lavabili, studiate per resistere a molti utilizzi e ai ripetuti lavaggi in lavastoviglie. Si è potuto ottenere un prodotto del genere aumentando gli spessori e aggiornando le tecniche di produzione, e utilizzando nuove sostanze sempre più performanti e resistenti all'usura e alle alte temperature del lavaggio in lavastoviglie.Al momento uno dei materiali più usati per la produzione di stoviglie pluriuso è il polipropilene PP 05, testato e certificato per resistere a numerosi utilizzi. Le posate di plastica rigida sono più spesse e robuste e sono, come le loro antenate, idonee al contatto sia con pietanze fredde che calde, con un'alta capacità di resistenza al calore fino a 90°C. Possono essere lavate sia a mano che in lavastoviglie, con detersivi liquidi possibilmente. Sono utili da usare per il pranzo in ufficio o fuori casa e dopo l'uso possono essere ovviamente riciclate nella raccolta della plastica.
I nostri gesti quotidiani possono fare la differenza: non buttarle dopo un singolo utilizzo ma riportarle a casa per lavarle e riutilizzarle farà bene all'ambiente, e ne beneficeranno le generazioni future. La tecnologia e la ricerca ci vengono incontro creando nuovi materiali ecosostenibili ma sta a noi poi usarli e gestirli in maniera responsabile e lungimirante.
Posate lavabili e riutilizzabili