4 ottobre 2022
Come fare il Martini
Curiosità, accessori e ricetta
Bentrovati al sesto appuntamento della rubrica "il cocktail perfetto"! Dopo un periodo di stop, noi del team di papolab.com abbiamo ripreso a pubblicare i nostri articoli settimanali e quale miglior argomento potevamo scegliere se non la ricetta di un cocktail?Dopo aver passato in rassegna le ricette di cocktail storici come il Bloody Mary, Daiquiri, Spritz o Cosmopolitan, abbiamo deciso che è arrivato il momento di presentarvi lo storico e famoso Martini Dry Cocktail. I grandi appassionati dell'Agente 007 sanno molto bene di cosa sto parlando: il Dry Martini, o meglio, il Vesper Martini è il cocktail che ordina l'agente segreto James Bond nei romanzi e negli adattamenti cinematografici. La spia inglese, personaggio nato dalla penna dello scrittore britannico Ian Fleming, brevetta una variante tutta sua del tradizionale Martini Dry, appunto il Vesper Martini, presentata nel romanzo Casino Royale.
Daniel Craig nei panni dell'agente 007
Non sappiamo chi sia stato il primo inventore del cocktail, ma sappiamo per certo che nel corso degli anni ha subito numerose variazioni. La prima ricetta del Martini prevedeva l'utilizzo di gin olandese, requisito standard dei drink americani, e vermut italiano. Inizialmente, il cocktail è passato dall'essere una variante del Manhattan all'essere un drink a sé grazie ad alcune modifiche agli ingredienti, come la sostituzione del gin dall'Olanda con del gin inglese Old Tom.
Con il passare degli anni il drink ha guadagnato la propria fama e identità grazie all'alta richiesta nei locali che si trasformava in opportunità per bartender per apportare modifiche e variazioni in base al gusto e al desiderio del cliente. È così che gli ingredienti passavano da gin più dolci come l'English Old Tom Gin a quelli più secchi come i Dry Gin (forse il nome Dry del Martini deriva proprio dall'utilizzo di gin secco, alcune fonti affermano inoltre che verso la fine del XIX secolo la tendenza non era più quella di consumare drink dolci, piuttosto il "secco" era la moda e la parola d'ordine, ecco perciò dove avrebbe guadagnato l'appellativo), ancora vermut francese in sostituzione del vermut italiano, proporzioni più bilanciate e quantità ridotte, amari aromatizzanti che scompaiono e ciliegie decorative che vengono sostituite da olive o twist di limone.
Martini Dry classico
Tutto il necessario per un Dry Martini perfetto: il bicchiere
Per preparare un ottimo Martini Dry, è fondamentale la preparazione in anticipo degli accessori e degli ingredienti. Come prima cosa, è importante scegliere il bicchiere giusto: il bicchiere da Martini è l'iconico Martini cocktail glass. Ideato intorno alla fine del XIX secolo, il bicchiere accoglie cocktail serviti a zero gradi come Cosmopolitan, Manhattan e in alcuni casi Daiquiri. La coppa presenta una forma conica rovesciata, stabilizzata da un gambo che poggia su una base piatta di diametro inferiore rispetto all'apertura. Tra le varie proposte del nostro shop online papolab.com puoi trovare il bicchiere da Martini in policarbonato, una plastica dura trasparente molto simile al vetro, lavabile e riutilizzabile molte volte. Realizzate in TRITAN, una plastica rigida, sono anch'esse lavabili, riutilizzabili e certificate secondo la normativa europea EN 12875:2005, che attesta la capacità del bicchiere di resistere ad almeno 350 lavaggi in lavastoviglie e ai ripetuti usi.
Martini cocktail glass
Strainer
Colino a rete
Ricetta Dry Martini: ingredienti e preparazione
Secondo la ricetta ufficiale proposta dall'IBA, acronimo di International Bartenders Association, l'organizzazione internazionale di bartending più autorevole a livello mondiale, la ricetta del cocktail Dry Martini è la seguente:- 60 ml Gin
- 10 ml Dry Vermouth
Martini Dry con delle olive da accompagnamento
Martini Dry con scorza di limone
Martini Vesper: il drink dell'agente 007
Vesper Martini è forse la variante più famosa del Martini Dry. Ideata dallo scrittore britannico Ian Fleming, è il drink consumato dall'agente segreto James Bond, il quale lo nomina in onore di Vesper Lynd, sua amata. La famosa battuta «agitato, non mescolato» («Shaken, not stirred») è pronunciata da Bond stesso dopo averne ordinato uno. È molto probabile che la spia fosse solita ordinare il drink in questa modalità poiché agitare il cocktail anziché mescolarlo fa sciogliere il ghiaccio in maggiore quantità, ottenendo così un drink più diluito, permettendogli di rimanere sobrio e più vigile rispetto ai partner.
Daniel Craig nei panni di James Bond
- 45 ml Gin
- 15 ml Vodka
- 7.5 ml di Lillet Blanc
La storica interpretazione di Sean Connery di James Bond